nasca

L'ARABA FENICE
Oggi l’Etna è conosciuta in tutto il mondo come un grande terroir: non è più importante come si fa il vino ma che si faccia qui. Tutto è lecito.
Il nasca è una innovazione applicata all’uva proveniente dalla vigna centenaria. Una promessa che nasce a partire da un
passato tenebroso. Una macerazione carbonica fatta sull’uva dell’alberello di 200 anni. Una fenice che rinasce dalle sue ceneri.
Giuseppe grasso
STANZA TERRENA
La mia famiglia produce e commercializza vino sull'Etna dalla metà del 1700. I miei nonni paterni, commercianti di vino e viticoltori, fino al 1980 possedevano circa 200 ettari di vigneti sull'Etna e il vino veniva venduto sfuso. Dopo lo scandalo del metanolo in Italia, e l’abbassamento dei prezzi dovuto al sopravvento commerciale del limone, vendettero la maggior parte dei vigneti e il commercio fu limitato a livello regionale.
La prima produzione di vino imbottigliato di qualità adatto all'esportazione risale al 2020.
Dopo i miei studi in enologia, ho lavorato in diverse cantine in giro per il mondo: nel 2017 in Francia, nella regione di Bordeaux, prima nel piccolo villaggio di Saint Vivien
con il vigneròn Stéphane Chaumard, poi a Château Guillaume a Saint Philippe du Seignal, successivamente a Château La Roberterie a Juillac.
Nel 2018 ho vissuto a Colmar, in Alsazia, dove ho conosciuto molti bravi vignerons,
e lavorato al confine con la Germania, nel Kaiserstuhl presso la cantina sociale
Badischer Winzerkeller eG - 79206 Breisach.
Nel 2019 sono stato assistente enologo durante la vinificazione presso Rockburn Wines Limited, a Cromwell, Central Otago/Nuova Zelanda.
Nel 2020 arriva la mia esperienza più importante, in Sudafrica, a Keermont
Vineyards, al fianco del grande enologo Alex Starey.
Nello stesso anno fondo il nuovo marchio STANZA TERRENA.