storia
Le nostre radici affondano nel cuore dell’Etna, dove il nostro vino veniva esportato dal porto di Riposto attraverso lo storico magazzino di piazza Laviefuille, fondato dal mio bisnonno Giuseppe Leonardi nel lontano 1890.
Nel 1950, un “matrimonio di-vino” segna l’unione tra la famiglia Leonardi e il viticoltore di Sant’Alfio, Giuseppe Grasso, e viene acquistata "Villa Santo Spirito", un’antica masseria ottocentesca a Passopisciaro.
Nel 2020 Giuseppe e Pier Paolo Grasso, danno vita a Stanza Terrena: un progetto che unisce radici profonde e visione contemporanea.




visione
Stanza Terrena è più di una cantina. La nostra famiglia coltiva vigne storiche a Passopisciaro e Sant’Alfio, rispettando il ciclo della natura e lavorando ogni vendemmia come un’opera unica. Ogni vino è il risultato di un sapere tramandato, di scelte consapevoli e di una visione che unisce tradizione e innovazione. Ogni bottiglia racconta un viaggio nel tempo, intrecciando le radici del passato, la luce del presente e la ricerca di nuove espressioni del terroir etneo.




alchimia
La nostra visione si ispira ai processi dell'alchimia, in cui la materia grezza si trasforma in qualcosa di puro e prezioso. Questo percorso simbolico si riflette nel terroir dell'Etna, che evolve costantemente. Le fasi dell’alchimia — Nigredo, Albedo e Rubedo — sono rappresentate dai nostri vini.
Nigredo evoca il caos del passato, quando il vino sull'Etna era venduto sfuso e senza identità. Albedo segna la purificazione e la ricerca di espressioni più luminose e definite.
Rubedo rappresenta la trasformazione completa: dal passato nasce il nuovo, con vini che uniscono tradizione e innovazione.
Ogni bottiglia di Stanza Terrena simboleggia questa trasformazione continua, raccontando un territorio unico e complesso che non smette mai di evolversi.




VITIGNI E CANTINA
I VITIGNI
Il Nerello Mascalese domina incontrastato nella nostra vigna, simbolo della potenza e dell’eleganza del terroir etneo. Accanto a lui, però, trovano spazio varietà minori come la Minnella, un vitigno reliquia che per secoli è stato relegato al ruolo di uva da taglio. Noi abbiamo cercato per la Minnella un nuovo significato, trasformandola in un’espressione unica autonoma. Anche qui si riflette l’essenza della nostra filosofia alchemica: dare nuova veste a ci per tradizione è rimasto nell’ombra, valorizzandolo e lasciandolo brillare di luce propria.
LA CANTINA
La nostra cantina, come la villa, affonda le sue radici alla fine del XIX secolo, custodendo oltre un secolo di storia e tradizione. Tra il 2020 e il 2022, abbiamo intrapreso un attento lavoro di restauro, riportando alla luce il fascino autentico del palmento e degli spazi di vinificazione.
Oggi, la cantina si presenta come un luogo dove passato e presente si incontrano, unendo il rispetto per la tradizione alla visione contemporanea della vinificazione.



